Vi do un consiglio: non è la domanda migliore da inserire in una conversazione con viticoltori e agricoltori di tutti i tipi.
Ecco il perchè!
Innanzitutto mi correggo nei termini: parliamo di seguito di imposte e non di tasse anche se il termine “tasse” è il più conosciuto nonchè di comune utilizzo.
Da brava commercialista lasciatemi essere precisa e specificare che:
L’ imposta è un tributo imposto dallo Stato o dalla Regione il cui prelievo coattivo non corrisponde ad uno specifico servizio. (Es. Irpef, Ires, Irap)
La tassa è una somma che viene richiesta dallo Stato, Regione, Provincia, Comune o altro Ente per la corresponsione di uno specifico servizio. (Es. Tassa sul servizio rifiuti)
Nello specifico parliamo di imposte sui redditi prodotti dall’attività agricola poste a confronto con le imposte sui redditi della attività artigianali, commerciali e industriali.
Perché questo trattamento “di favore” vi chiederete?
A questo punto mi sento di affermare che vi è la certezza di un carico fiscale meno invasivo rispetto alle altre attività industriali, commerciali e artigianali in una situazione di stabilità degli utili aziendali, che va a compensare il carico di variabili esogene che le attività agricole sono abituate a tenere in considerazione e talvolta purtroppo soffrire.